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Diario di Bordo settimanale da Novembre 2018 a Marzo 2019

Giovedì 8.11.2018

 H 8.00-10.00

Riceviamo  6 esemplari di diversa età di Insetto Stecco in data 5.11.2018, e le indicazioni per la cura.

2 esemplari di circa 20 cm e gli altri gradatamente più piccoli. Uno piccolo era in muta: parte della “pelle” si stava staccando.

Ambiente: sono sistemati in un terrario apposito  trasparente per la luce e con una retina per l’aria. Come alimentazione, all’interno c’è una pianta di rose che andrà innaffiata all’occorrenza mantenendo umida la base. Innaffia Giosuè.

Giovedì 15.11.2018

Alle ore 10.00 circa, il giorno 10.11., uno Stecco fa la “muta”, un altro la fa il 14.11 durante la mattina, l’abbiamo vista tutti. Abbiamo inoltre tagliato due rose ormai secche per consentire ad altri boccioli di fiorire.

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Ricerca su “ La MUTA”:

Fare la muta, significa cambiare la cuticola cioè lo scheletro esterno attaccato sulla pelle.

La pelle che abbandonano si chiama esuvia. Gli stecco fanno periodicamente la muta fino a quando, dopo 5-6 volte, raggiungono l'età adulta.

La fanno perché la cuticola vecchia gli sta troppo stretta e non può crescere; ad ogni muta l'insetto cresce.

La muta inizia con il distacco della vecchia pelle dall'interno del corpo e poi lentamente lo stecco esce scendendo fuori dalla sua pelle.

Giovedì 22.11.2018

Da una ricerca sappiamo che con la muta l’insetto lascia la pelle (esuvia) per crescere e la mangia.

Aggiungiamo rovi di rose e rametti di quercia raccolti in campagna (non trattati) il 21.11, innaffiando quasi giornalmente per alimentare gli Stecco. Riusciamo a distinguere i 4 esemplari più grandi.

Osserviamo inoltre: vermiciattoli/bruchi, moscerini, un ragno. Innaffia Anna C.

Giovedì 29.11.2018

Osservazione: la flora del terrario comincia ad essere secca e tende a marcire. Altri insetti come ragni, bruchi, moscerini, e pidocchi sulle rose si moltiplicano. Gli Stecco si mimetizzano con i colori della vegetazione: da verdi sono diventati verde-marrone. Vediamo le foglie rosicchiate ma non vediamo gli Stecco mangiare. Gli insetti rimangono in genere fermi e i movimenti sono lenti, qualche volta invece antenne e zampe si muovono più velocemente. Innaffia Mattia.

Decidiamo di affidare la teca per le feste natalizie a chi potrà curare gli insetti, andremo a riprenderla  con la ripresa delle lezioni (15 giorni circa).

Giovedì 6.12.2018

ALIMENTAZIONE: lo Stecco si alimenta con foglie di rovi, di quercia, di rosa, di edera, di felce e di fucsia.

Il 4.12 un individuo medio fa la muta; vediamo una foto ingrandita alla LIM di quando l’insetto mangia; si moltiplicano a dismisura pidocchi delle piante e moscerini anche se tentiamo di eliminarne alcuni; tutti gli esemplari adattano il colore a quello della vegetazione che marcisce (verde chiaro e marroncino); abbiamo aggiunto una ghianda di quercia; si osserva una esuvia (non mangiata); osserviamo che alle estremità delle zampe gli Stecco hanno una struttura a tenaglia per aggrapparsi e arrampicarsi e delle ventose utili per le superfici lisce (come la parete di plexiglass); un esemplare ha una postura incurvata (minaccioso?).

Aggiungiamo due piantine di rose, innaffia Lorenzo.

Ricerca - ALIMENTAZIONE

L'Insetto Stecco si nutre soprattutto di foglie di rovi ma anche di altre foglie: foglie di rosa, edera, felce, fucsia, quercia. In natura, se l'Insetto Stecco nasce su una foglia di rosa, la mangia e poi rimane per tutta la vita sulla stessa specie di pianta cercando di stare sempre verso l'alto.

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Per mangiare sull'apparato boccale ha un taglio verticale che si trova sul labbro superiore dove infila la foglia per mangiarla, mangia dall'alto verso il basso formando un buco circolare sul margine della foglia. Tiene le zampe davanti ben aperte e le antenne separate intorno alla foglia.

Giovedì 13 .12. 2018

Venerdì 7.12 innaffiamo con più acqua per la nostra assenza di 3 giorni.

Osservazione: gli insetti e i pidocchi sono diminuiti moltissimo; l’esemplare più piccolo ha adattato il suo colore e sta mangiando una foglia appena sbocciata, ha 3 zampe; 2 insetti sono uno sull’altro, si staranno accoppiando? Sul fondo c’è ancora l’esuvia della settimana scorsa un po’ secca; tagliamo i boccioli e foglie secche. Innaffia Giulia.

Come si idrata: acqua piovana, rugiada e mangiando le foglie (in natura), in un terrario è importante mantenere l’ambiente umido nebulizzando acqua.

Ricerca: COME SI RIPRODUCE L’INSETTO STECCO?

Le femmine di Insetto Stecco riescono a fare le uova anche senza la presenza del maschio ma poi escono insetti femmine identiche alla loro madre; le femmine hanno sviluppato questa abilità perché non ci sono molti maschi con cui accoppiarsi.

La riproduzione può avvenire in due modi: il primo è la tipica riproduzione sessuata maschio-femmina. Il secondo consiste nella produzione da parte della femmina di uova non fecondate e dalle quali nasceranno tutte femmine, copie identiche della madre.

 

Giovedì 20.12 2018

Ultima osservazione prima delle vacanze natalizie di 2 settimane, gli insetti saranno presi in custodia e poi riportati a scuola.

Giovedì 10.01.2019

Viene restituita la teca con gli Stecco in data 08.01.2019. Durante le vacanze la teca è stata esposta  al sole quando possibile.

E’ stata aggiunta una pianta di rose; l’esemplare più grande e quindi più anziano è morto ed è stato sostituito con un altro esemplare, ne osserviamo in totale 6 di diversa dimensione. Un esemplare grande ha fatto una muta e l’esuvia molto secca rimane sul fondo della teca.

Un piccolo ha perso un’antenna, ha cambiato colore (marrone scuro come un ramo marcio e del resto delle piante un po’ secche) insieme ad altri esemplari.

Sulle pareti si osservano tante piccolissime lumachine.

Innaffia Gabriele.

Giovedì 17.01.2019

Per problemi di tempo non riusciamo ad osservare gli insetti con la dovuta attenzione, procediamo solo ad innaffiare le piante.

 

Sabato 26.01.2019

Osserviamo velocemente gli Stecco, uno sembra aver defecato, controlleremo come sarà la funzione vitale dell’evacuazione. Un esemplare grande sembra incinta (ha una forma a fagiolo). Le piante sono piuttosto secche e spoglie, possono tuttavia essere ancora sufficienti per alimentazione e idratazione. Innaffia Alberto.

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Giovedì 7.02.2019

Gli insetti sembrano un po’ insofferenti poiché diminuisce la possibilità di cibo e l’habitat è piuttosto spoglio, osserviamo infatti che i 2 grandi esemplari rimangono spesso aggrappati alla retina sovrastante nel tentativo di uscire.

Aggiungiamo alcune foglie di rosa e li esponiamo al sole (dentro la classe).

Innaffia Samuel.

OSSERVAZIONE: il piccolo si è mimetizzato come un ramo secco rosso, i due grandi sono di colore diverso perché appesi su piante di colore diverso. Col coperchio aperto cercano di scappare con movimenti rapidi.

Giovedì 14.02.2019

Oggi, con attività a classi aperte, andiamo in 2 quarte per la divulgazione/esposizione della ricerca sul ciclo vitale degli Insetti Stecco.

Ciascuno ha spiegato una parte delle osservazioni e delle ricerche con chiarezza e precisione. I bambini sono stati molto attenti e partecipativi: hanno posto tante domande.

Al ritorno, aggiungiamo una pianta di rose, ne eliminiamo una ormai secca e la conserviamo qualora dovesse avere delle uova che non vediamo e che potrebbero schiudersi a breve. Ginevra porta 3 esemplari di un’altra teca morti per ingestione di foglie trattate con pesticidi, a dimostrazione della tossicità di quelle sostanze per tutti gli elementi dell’ambiente (umani compresi).

Giovedì 21.02.2019

Il 19.02 restituiamo alla natura i 3 soggetti morti portati da Ginevra e quello morto nel nostro terrario da tempo perché annerito (forse per cause naturali e non per tossicità delle foglie perché gli altri sono in salute). Un altro nostro esemplare ha impiegato alcuni giorni per morire, posizionandosi mimetizzato tra le foglie del fondo (lo lasciamo nella teca). Ora gli esemplari sono in totale 4. Puliamo la teca da escrementi, pidocchi e foglie secche. Aggiungiamo una coccinella (predatrice di pidocchi-antagonista naturale). Innaffia Anna L.

Giovedì 28.02.2019

Aggiungiamo un’altra coccinella. Un esemplare grande morente  rimane sul fondo della pianta (movimenti lenti e posizioni scordinate con testa e corpo al contrario). Aggiungiamo un’altra pianta di rose e ne togliamo una secca conservandola nel contenitore nel caso abbia uova, gli insetti infatti ora mangiano le foglie della pianta nuova e meno rigogliosa e non quelle della pianta che sembra trattata (questione pesticidi). Troviamo una lumaca senza guscio sotto il fondo del vaso. Innaffia Giorgia.

 

Giovedì 7.03.2019

Riceviamo la visita dei bambini di classe prima a cui mostriamo e spieghiamo il ciclo vitale della famiglia Stecco (mostriamo 2 esemplari grandi verdi, uno medio-piccolo rossiccio e il neonato).

Vediamo  uno Stecco molto piccolo, nato da poco evidentemente da uova che non vedevamo. E’ avvenuta la riproduzione.

Giovedì 14.03.2019

Un esemplare grande sta morendo (è sul fondo in posizioni scomposte e non si muove), vediamo il piccolo perfettamente mimetizzato, continuano moscerini e pidocchi delle piante. Le piante sono un po’ secche e bisognerà aggiungerne una nuova. Innaffia Ginevra

Giovedì 21.03.2019

Oggi, primo giorno di primavera, liberiamo i 3 esemplari (1 grande, 1 medio e il nuovo nato) e gli altri vari esseri viventi  della teca nel giardino della scuola, trapiantando le rose su cui sono cresciuti.

Innaffiamo e salutiamo i nostri amici ora liberi e che verremo ad osservare quotidianamente nel tempo della ricreazione.

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